Al via il procedimento tecnico/scientifico per inserire il Palio di Siena tra i “beni culturali immateriali dello Stato”
Nella giornata di ieri giovedì 23 febbraio si è tenuta, nella sede del Magistrato delle Contrade, alla presenza del Rettore e di tutti gli onorandi Priori e rappresentanti delle Contrade, un incontro con i componenti del Mic: erano presenti il Prof. Leandro Ventura Direttore dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura, la Dott.ssa Valeria Trupiano e la Dott.ssa Alessia Villanucci funzionarie del Ministero della Cultura - Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, la Dott.ssa Maria Gabriella Carpentiero funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e la Dott.ssa Katia Ballacchino, Etnologa e Etnoantropologa, docente di Etnografia Visiva che ha seguito e coordinato per conto del Ministero della Cultura ogni aspetto del progetto sin dall'inizio.
L'argomento fortemente rilevante della riunione ha riguardato la dichiarazione di interesse di patrimonio culturale immateriale del Palio di Siena che avrà valore nazionale.
Il Prof. Leandro Ventura, parlando con i presenti, ha esposto i termini del progetto
"Siamo a un punto terminale per quanto riguarda l'avvio del procedimento di dichiarazione di interesse culturale, sul Palio c'è un interesse di carattere etno-antropologico elevatissimo e la partecipazione e la condivisione sono fondamentali.
Nel caso del Palio di Siena abbiamo lavorato in stretta correlazione con le Contrade, con il Magistrato, con il Comune e con l'Università per avviare un procedimento fortemente condiviso e partecipato tale da individuare attraverso una scelta delle Contrade stesse degli oggetti significativi, che sono in genere bandiere e tamburi, attraverso questi oggetti vogliamo dichiararne l'interesse culturale in maniera innovativa rispetto alle normali procedure del Mic, infatti sarà previsto anche l'uso di tali oggetti. Questa sarà la base del progetto che dovrà sviluppare la consapevolezza del valore immateriale del Palio e di tutto questo patrimonio."
L'incontro è continuato sul tema del patrimonio culturale immateriale che ricordiamo, è una forma di patrimonio culturale che comprende le tradizioni, i saperi e le pratiche che sono state trasmesse di generazione in generazione in una comunità. Esempi di patrimonio culturale immateriale includono le tradizioni di artigianato, gastronomia, danze, canti, racconti, poesie, rituali, sport e altre attività. È una forma di patrimonio culturale intangibile che ha una storia e una memoria e che aiuta a definire una cultura e la sua identità.
"Attraverso questa ricerca etnografica" - ha aggiunto Valeria Trupiano Funzionario Demoetnoantropologo del Ministero della cultura - "partecipata e approfondita che inizia nel 2018, noi avremo modo di far conoscere il Palio e le Contrade così come sono vissute localmente, il Palio è conosciuto in tutto il mondo spesso solamente per i quattro giorni legati alla corsa, invece da parte nostra c'è stato un lavoro molto approfondito e molto partecipato che permetterà di far conoscere questi aspetti e il Palio di Siena alla fine del procedimento diventerà patrimonio culturale nazionale italiano"
Di questo processo progettuale ha anche parlato la Dott.ssa Alessia Villanucci funzionarie del Ministero della Cultura "questo processo è stato coadiuvato da un comitato scientifico che vede rappresentanti delle istituzioni locali, del Comune di Siena, dell'Università per Stranieri, dell'Università degli Studi, della Soprintendenza, dell'Archivio di Stato e del Magistrato delle Contrade, un gruppo di lavoro dove ognuno contribuisce con la propria prospettiva e posizionamento istituzionale e con il proprio sapere scientifico al progetto nel suo complesso.
La dichiarazione di interesse culturale" - continua Villanucci "è un punto di arrivo di una prima fase del progetto che riguarda la tutela delle testimonianze materiale del patrimonio immateriale del Palio di Siena, ma sull'elemento immateriale intendiamo come Ministero e come Istituto avviare delle azioni di salvaguardia più ampie che avranno una prosecuzione nel tempo e che saranno progettate assieme alle istituzioni locali e alla comunità locale e che verteranno soprattutto sulla salvaguardia relativa al mantenimento della vitalità del mondo delle Contrade, della partecipazione, ai significati simbolici e alle pratiche quotidiane, il sapere, in sostanza tutto quello che riguarda il Palio vissuto tutto l'anno, tutto ciò sarà affrontato non appena andrà a conclusione la prima fase che riguarda la tutela delle testimonianze materiali"
Tutto questo prezioso lavoro sul Palio è inserito in un'attività di ricerca che mira a identificare le tradizioni, i costumi, la storia, le arti, le credenze e le pratiche che rappresentano il patrimonio culturale immateriale del paese. L'obiettivo è quello di individuare elementi importanti del patrimonio culturale che possono essere messi in valore e promossi come parte della cultura nazionale. In questo modo, si spera di incoraggiare la preservazione di tale patrimonio culturale, così come di contribuire allo sviluppo di una cultura nazionale più forte e unita, dove il Palio di Siena rappresenta un'eccellenza straordinaria anche dal punto di vista immateriale. A tale proposito il Direttore Ventura aggiunge "Stiamo lavorando per realizzare un vero e proprio censimento su tutto il territorio nazionale e lo svolgeremo in collaborazione con le realtà presenti sul territorio, l'obiettivo è quello di creare una sorta di mappatura di tutto il patrimonio culturale immateriale italiano"
Non è mancato l'intervento della Soprintendenza, con la Dott.ssa Maria Gabriella Carpentiero della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Mic che siede a questo tavolo dall'inizio assieme al Ministero e l'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e sarà l'ultimo ente che dovrà mettere insieme tutti questi elementi in piena sinergia con il comitato scientifico e tutti gli altri enti interessati per poi dare avvio al procedimento della dichiarazione d'interesse "è un processo che ci coinvolge e che ci da l'occasione di partecipare alla vita della città, la Soprintendenza, in questo momento si inserisce in questo progetto e diventa uno degli attori locali e mette insieme tutti gli elementi sapientemente raccolti dai colleghi del Ministero per poi creare una dichiarazione di interesse di patrimonio immateriale che avrà valore nazionale. Uno degli elementi fondamentali" - conclude Carpentiero - "è rappresentato dalla partecipazione attiva delle Contrade, del Mic nazionale e della Soprintendenza che ne è l'emanazione in loco"
La riunione, preceduta dalle interviste concesse alla stampa, è durata molto più a lungo dei tempi canonici, i Priori e i vari ospiti si sono intrattenuti a lungo confrontandosi tra loro e ponendo quesiti che i funzionari del Mic presenti hanno chiarito molto bene. Il raggiungimento del primo obiettivo potrebbe essere ottenuto già nel mese di settembre.
Qui sotto il video a cura del Magistrato delle Contrade con le interviste realizzate nel corso dell'incontro