di Remo Buccianti ed Alessandro Ferrini
Con l’inaugurazione della nuova sede, avvenuta il 14 novembre 1968, nel Palazzo Chigi Saracini, i Priori delle 17 Contrade deliberarono nel proseguo dell’Adunanza di Magistrato avvenuta il giorno seguente 15 novembre 1968 una decisione storica. Infatti, al terzo punto dell’ordine del giorno veniva proposta la “definizione dell’Anno Contradaiolo”.
Scorrendo il verbale della riunione di quella così importante riunione, si legge:
“L’On.do Rettore (Ing. Luigi Socini Guelfi), esprime il proprio parere che l’Anno Contradaiolo debba avere un inizio ed un termine, ed a tale proposito la Deputazione Amministratrice, ha ritenuto che ciò debba avvenire il 1° Dicembre in occasione della festa di Sant’ Ansano.
A seguito della decisione della Deputazione, si è pensato, come inizio, ad una concelebrazione in Duomo da parte di S.E. Mons Arcivescovo e dei 17 Correttori delle Contrade e ciò per manifestare tra l’altro l’autonomia delle Contrade medesime.
A S.E. Mons. Arcivescovo tale programma è molto piaciuto e ha dato allo stesso il suo pieno appoggio.”
Dopo tale istituzione della festa, negli anni a seguire, le Contrade omaggiavano il Santo con un corteo composto dai Paggi Maggiori delle 17 Contrade che dal Palazzo Civico alla Cattedrale per poi proseguire per la Cappella di Sant’Ansano percorrendo la Via Tommaso Pendola. Nello stesso periodo venne ufficializzato il traduzionale “Pranzo dei Priori”.
Con delibera Assembleare del 20 novembre 1975 venne stabilito il nuovo rituale della celebrazione della Festa di Sant’Ansano così come avviene ai giorni nostri; in particolare si legge:
“La partenza del Corteo avvenga da Piazza il Campo per il Duomo; si stabilisce che il corteo stesso sia formato dalle chiarine con i due tamburi, dal Labaro del Comune, dal Labaro del Magistrato delle Contrade, dai Priori e dai Paggi Maggiori delle 17 Contrade. Dopo la S. Messa concelebrata in Duomo e dopo la S. Benedizione, impartita in Duomo dall’Arcivescovo con la Reliquia del Santo, la cerimonia avrà termine, in quanto i presenti ritengono opportuno non allungare le Cerimonie con la visita al Carcere di Sant’Ansano”.
Negli anni ’80 viene apportata una ulteriore e definitiva modifica al Corteo di Sant’Ansano: viene esclusa la presenza dei Paggi Maggiori, sostituendoli con due Alfieri ed un Tamburino.