LE 17 CONTRADE DI SIENA

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VALDIMONTONE

 

 

IL MASGALANO

 

Il Masgalano è il premio che nella città di Siena viene assegnato alla Contrada la cui Comparsa risulta essere la “migliore” per eleganza,
dignità di portamento e coordinazione nel corso di entrambi i cortei storici che precedono il Palio.

1971


Il nome è una derivazione dallo spagnolo mas (“più”) e galante (“elegante”). Esso consiste per antica tradizione in un vassoio d’argento sbalzato, o un bacile in cui "riecheggia" certamente la tradizione del "piatto da pompa o da parata" che racchiude una tipologia di oggetti artistici di metallo prezioso, di ottone, di peltro, di vetro, di legno o di terracotta usati a fini ornamentali o/e celebrativi. Nell'arte rinascimentale, questi piatti sono spesso rappresentati in particolare nei dipinti e incisioni con tema delle Nozze di Cana. Oggi, gli originali sopravvissuti sono conservati in svariate collezioni di musei italiani ed esteri.
Nel caso del "Masgalano" senese c'è da dire che questo schema estetico è mutato e sempre più spesso si tratta di una vera e propria scultura in argento o altri materiali, anche se talvolta resta la testimonianza di un richiamo alle antiche tradizioni, proponendo deformazioni spaziali derivanti comunque da un piatto o da un vassoio.
L'idea di sostituire il tradizionale aspetto del premio con un manufatto materico, rendendolo una vera e propria opera plastica originale legata all'arte contemporanea, nasce all'inizio degli anni ottanta dall'intuizione dell'intellettuale senese Aldo Cairola che desiderava, attraverso questo cambiamento di prospettiva estetica, mettere in relazione la dignità artistica del Masgalano a quella del Drappellone, che già da qualche anno il Comune aveva iniziato a commissionare ad artisti nazionali e internazionali di chiara fama, basti pensare che negli anni '70 si cimentarono con il "Cencio" artisti contemporanei del calibro di Renato Guttuso, Corrado Cagli, Aligi Sassu, Alberto Sughi, Domenico Purificato, Antonio Possenti, Valerio Adami e così via.
Il progetto venne approvato e da allora numerosi artisti (senesi e non, come ad esempio Pietro Cascella e Plinio Tammaro) si sono confrontati con questo tema.
L'opera sfila nella passeggiata storica, che precede il Palio.
In esso devono obbligatoriamente figurare gli stemmi del Comune di Siena, del Magistrato delle Contrade e del Comitato Amici del Palio.
Viene assegnato da una giuria composta da due rappresentanti per ciascuna delle 17 Contrade riuniti nel Comitato Amici del Palio. Ogni Contrada nomina annualmente i propri rappresentanti, in genere tra ex-alfieri ed ex-tamburini di piazza.
Il Masgalano viene “messo in palio” dall’amministrazione comunale e può essere offerto da enti pubblici, associazioni senesi o da altre istituzioni, la cui veste o funzione sia particolarmente legata alla storia della città.
Ogni forma di pubblicità e propaganda è esclusa; il Masgalano, secondo l’antica consuetudine, viene presentato in occasione della presentazione del Drappellone.
Il premio è stato reinserito dal Comitato Amici del Palio nel 1950 dopo alcuni anni di studio e dibattito, al fine di dare nuovo prestigio al Corteo storico.
Il Regolamento per l’assegnazione del Masgalano è stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n° 126 del 26 aprile 1994 e modificato con deliberazioni del Consiglio Comunale n° 220 del 28 settembre 1999, n° 147 del 6 maggio 2004, n° 112 del 29 aprile 2010, n° 69 del 6 marzo 2014 e n° 60 del 28 aprile 2021.

masgalano 2022

il Masgalano 2022, offerto dall’Associazione Culturale Feriae Matricularum e realizzato dallo scultore e cesellatore Dante Mortet

 

REGOLAMENTO DEL MASGALANO

ALBO D'ORO

LE 17 CONTRADE DI SIENA

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